Locazione di fabbricati a destinazione abitativa: cedolare secca anche con canone variabile
Mario Rossi è proprietario di un appartamento nel centro di Milano. Egli intende stipulare un contratto di locazione con le seguenti pattuizioni: per la prima annualità il canone è pari 1.000 euro, per il secondo anno 1.500 euro, dal terzo anno in poi il canone viene invece pattuito in 1.800 euro. Mario Rossi intenderebbe optare per la tassazione cedolare dei canoni di locazione; questa soluzione è possibile, oppure il fatto che il canone si modifichi nelle successive annualità costituisce un ostacolo all’accesso alla tassazione cedolare? LEGGI LA RISPOSTA DI CENTRO STUDI TRIBUTARI SU FISCOPRATICO… I “casi operativi” sono esclusi dall’abbonamento…
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