Grano duro, in primo luogo unirsi e fare rete
Storicamente divisi, i produttori pagano il prezzo di un mercato troppo instabile. Oltre alla difficoltà di poter realmente contare su innovazione digitale e contratti di filiera. L’alternativa, ostica, è cambiare coltura «Di fronte al crollo dei prezzi del grano duro fino, dai 58,00 €/t di inizio agosto ai 40,00 €/t attuali, noi produttori stiamo cercando soluzioni operative, almeno per il futuro, anche se non è facile. Per quest’anno, se, come nel 2022, la siccità primaverile rovinerà i campi di grano e avremo rese medie di 25-30 q/ha, sarà tanto se riusciremo a pareggiare i costi di produzione, che abbiamo in…
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