Vinitaly batte la concorrenza di Prowein e WineParis

In forte crescita i buyer di Asia e America. Il legame con il territorio si rivela l’ingrediente vincente della rassegna. Vinitaly si rafforza come trampolino per l’export Nell’era del sovranismo alimentare, il Vinitaly rafforza invece la sua vocazione internazionale. Non certo per la presenza di produttori stranieri. Sud americani, australiani, africani, balcanici e caucasici erano infatti tutti asserragliati dentro la metà rivolta a sud dell’Hall D, circondati dalle sortite nazionaliste dei politici intervenuti a Verona in difesa del cibo, del vino, della scuola, della cultura, della lingua made in Italy. Quelli che sono cresciuti, e tanto, sono invece i buyer internazionali. Veronafiere li ha contati: un…